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Sal Giampino

"Siamo tutti specchi
del nostro sentire“

  
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A cinque anni, il piccolo Salvatore, dipinge con gli acquarelli del fratello maggiore il suo primo quadretto: una gondola che passa sotto il Ponte dei Sospiri, affascinando mamma che gli regala una cassetta di penneli e colori e gli lascia sporcare di tempera, sorridendo ma con le mani nei capelli, l'intera camera da pranzo, mura e mobili compresi. Il passo successivo avviene sui primi album da disegno Raffaello a casa di François Tumbarello, pittore italo-tunisino che gli fa conoscere la forza della luce dentro l'ombra, costringendolo a disegnare, solo a matita, per più di un intero anno prima di consentirgli l'utilizzo del colore con gli Homerun-Pas: pastelli a olio morbidi e spalmabili con le dita, circostanza che lo innamora del materico che dipinge in spirito e fogli. A sedici anni, la sua prima personale di Homerun-Pas alla Galleria Comunale "Virzì" della sua città natale, spazio senza luogo e senza tempo, tanto da non esistere nemmeno nei suoi ricordi, e tanto da indicargli una via di alienazione dall'arte mostrata.

Torna a mostrarsi a Roma coi "Cento Pittori" di Piazza di Spagna e con il "Working-progress" di Via Margutta per tre anni consecutivi dal 1998 al 2001, ma questo solo quando è ormai trentenne e lavora da anni nella comunicazione pubblicitaria come Copywriter e poi Direttore Creativo.

Espone più volte presso "Blu di Prussia" e "Hariel", due note gallerie romane, e hanno inizio i suoi successi di riconoscibilità artistica. Partecipa a diverse collettive in Italia: a Milano "Il Crogiolo", a Venezia "Orler", fino a giungere alla sua più importante esposizione personale a Roma, presso la Galleria d'arte "Gesù e Maria" dove ottiene valorizzazione critica e commerciale, tanto da essere inserito, di diritto, nei più prestigiosi annuari d'arte contemporanea con scritto critico di Antonello Trombadori.

E' notato anche da Vittorio Sgarbi che gli indica un più coerente sviluppo della sua "vena" figurativa.

Negli anni 2000 espone in diverse personali e collettive nella sua città d'origine, Marsala, riscuotendo successo a "San Pietro", al "Merkaba", "Da Tuzza", e al "Convento del Carmine", tornando più volte a riconsiderare le proprie visioni stilistiche con sempre nuova ricerca, anche dei materiali. Nel 2011 partecipa, a Salemi, alla mostra "TRENTASEI VOCI TRICOLORE". Nel Luglio 2012 è scelto per partecipare al C.A.M. - Campus Archeologico Museale (Triscina di Selinunte), per rappresentare con "plastopitture" dei soggetti classico-ellenistici, ricavati su spesse lastre metalliche. Oggi, la sua personale storia artistica continua attraverso una ricerca informale-materica .

Lavori in corso...

Sal Giampino Artista

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