TRASPARENTI EMO-AZIONI Gero Sicurella alla galleria San Pietro

Gero Sicurella in mostra a Marsala

Il mondo ha bisogno di Maestri; e mettendo piede nell’incorporea sacralità del “sottile” della sala mostre di San Pietro - più per il contenuto che per il contenitore - ci si immerge come in un liquido energetico assorbito e trasudato, nel contempo, dalle labbra asciutte e avvizzite di un Maestro antico.

Il trasparente dinamismo delle sanguigne corporeità, la specularità inconscia uomo-ambiente, il percolare dei sentimenti e dei cromatismi eterei, vagano nel tuo sentire in un afflato di sincero desiderio di continuare a comunicare al mondo quella spiritualità nascosta e coperta da una bugia che non conduce mai verso l’ottenimento dei sogni, ma verso la pedissequa accettazione di un Sé insulso e improduttivo. Gero Sicurella è integro e unico nell’eccellenza del sentire la sofferenza del mondo intorno, a lui e a noi, attraverso il “pulp” dei suoi corpi inesistenti come materia, ma visibili e tangibili quali “emo-azioni” di una ricerca dettata, appunto, dalle “sanguinanti azioni” delle esperienze. Attraversare il pensiero di Gero Sicurella vuol dire rendersi conto di quanto manchi in tutti noi l’essenza della completezza; la capacità di rendere realtà i propri sogni per un insulso effetto di giustificante presa di posizione del non meritare, del non essere capace, dell’essere colpevoli e peccatori; e perciò inadatti alla felicità e all’amore. Il pacato e “piatto” splendore di una monocromia di “Periferia 2000” comprende il sopravvento di una “Vie en rouge” che è sofferenza dell’anima, mentre i “Dittici corporei” estremizzano la separazione tra Ego ed Es, anche nella loro fisicità: nell’assemblaggio creduto e voluto per condurci, mano nella mano, verso la ricomposizione dopo la separazione. Gero Sicurella, Maestro, ha imparato dalla vita e ci insegna che la trasparenza del nostro spirito è nella concreta e materica realizzazione dei nostri sogni emo-azionati: spinti, cioè, dalla passione e dal sangue, all’azione creatrice di tutti i giorni.

Sal Giampino

01 Marzo 2010

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