TRA FASCINUM E TREMENDUM… C’E’ DI MEZZO L’UNICUM. "Arte al 32"
Tre personalità a confronto, ma senza alcuno scontro concettuale, e non solo per essere, insieme, portatrici di una visione del femminile "protetta" dalla lieve percezione di nudità che nulla toglie al pensiero della femminilità espressa, o repressa, dai/nei lati "B" dei soggetti.
Nella collettiva curata da Gianna Panicola, i tre artisti in mostra presso lo spazio "Arte al 32" di Marsala, meritano un’attenzione che possa andare oltre il Vernissage, con una continuità di relazione emozionale non priva di ricerca di ulteriori particolari e di inedite sensazioni dialogiche sfuggite alla "festa" del primo giorno. Rivisitare la sala di esposizione e, per chi non fosse stato presente all’inaugurazione, visitarla nei prossimi giorni, potrà suscitare percezioni sottili di stampo unico e trino. Aurora Giuffria, la sola donna in mostra, mette in primo piano la capacità di esplorare punti di vista scenici che traslano, dalla propria soggettiva, un campo d’azione visuale innovativo, consentendo il passaggio flebilmente cromatico verso l’interno dell’occhio mentale di chi guarda: "Tenui trasparenze vigorose d’amore per la femminilità che diviene trasparenza di sentimenti". Ignazio Angileri, affronta una invisibilità latente di figure femminili aspirate, perfuse e prive di contorni bloccanti la loro capacità espressiva: "Nella piccola dimensione ha saputo trovare la giusta misura del linguaggio pittorico per affrontare l’incontro con uno sguardo mai ferito dalla volgarità". Vincenzo Pellegrino, mio personale amico e condividente pensieri d’arte, ha posposto la corporeità per trascinarci con energia sul piano dialettico a lui più congeniale della ricerca cromatica performante: "Ha proiettato il suo Sé percepito, nella ricomposta stesura epiteliale, attraverso un trattamento della superficie pittorica tanto invasiva, quanto finemente determinata".
Tre personali in un’unica collettiva. Accade molto di rado.
Sal Giampino
08 Maggio 2015