Gero Sicurella: Corsi Percorsi Ricorsi Ricordi
Gero Sicurella torna ad esporre a Marsala attraverso una sua nuova e innovativa mostra personale. 4ARTS Gallery, il nuovo centro attrattivo delle Arti, in città, frutto del coerente lavoro di costruzione di Angela Ruggirello e Sal Giampino, pubblicitari e comunicatori d’arte, ospiterà, in una lunga permanenza di venti giorni, a partire dal Vernissage del 3 dicembre alle ore 18:00, le opere di questo nostro artista di chiara espressività internazionale, e che sa vivere proficuamente la sua propria creatività ovunque, senza limiti di spazio né di tempo né, a maggior ragione, di energie pro-attive.
Gero Sicurella, uomo e artista ha innovato, e ha saputo interpretare tutta la propria esistenza, professionale e non, in molteplici vie e direzioni della comune conoscenza, disconoscendo tutti i limiti che ogni essere umano si pone davanti per la paura di esistere. La sua forza spirituale gli ha concesso, negli anni, di vivere e far vivere a chi gli vive intorno, e in amorevole simbiosi, esperienze di proficuo spessore energetico attraverso cui egli è riuscito a plasmare diverse proprie vite in una sola esistenza.
La sua eclettica capacità di percepire il futuro che si addensa nell’aria che tutti respiriamo, ma del quale non tutti riescono a sentire i profumi di innovazione, gli ha consentito di stare sempre un passo avanti rispetto alle comunità in cui ha vissuto, sospingendole verso la reale ricerca dell’eccellenza in campi diversissimi tra di loro, ma con un contenuto di creatività costante, fin dal giovanile insegnamento scolastico, all’imprenditoria, al ludico musicale, all’associazione culturale, oggi.
“Ho un personale ricordo di Gero, mio insegnante al Liceo Scientifico, unico che ci permettesse il “tu”: lungo ciuffo biondo ribelle e affascinante, pantaloni di velluto a coste e bellissime giacche di lana dal taglio ipermodernissimo e con colori di tranquilla naturalità, quando non vivaci, esaltanti e sorprendenti aranci. Un’andatura tranquilla, ma non come il suo sguardo, sempre acceso e diretto verso l’alto, dove la punta del suo naso penetrava già il futuro come un’antenna marconiana. Aveva la capacità di cogliere le nostre unicità senza sospingerle verso stilemi scolastici di uniformità. Non credo nei maestri, ma mi insegnò ad amare l’arte e a servirmene in tutte le sue forme e in tutte le sue sfumature comunicazionali. Si sceglie di percorrere una strada se si incontra chi sa indicartela. E Gero seppe farlo, coi suoi silenzi, e con la sua capacità di accettare, non solo in me, ma in tutti i giovani suoi allievi, tutto ciò che la loro curiosità lasciava emergere dalle proprie anime attraverso fraseggi disarmonici, a volte, ma personali”.
Gero Sicurella su F.A.G. Dicembre 2017
E dal suo stesso fraseggio cromatico del suo cum-sentire fantasmico, trasudano, da sempre, per sempre e ancora oggi, impalpabili vibrazioni a-temporali, improntate al sentire interiore e intimo che è conoscenza non dogmatica, nè tantomeno coatta, di vita vissuta nel continuo esperire. Nella sua magica dicotomia interpretativa della vita e della non-vita, Gero Sicurella riesce sempre ad intraprendere un percorso dialogico col fruitore del suo messaggio pittorico, che non ha nulla di immanente e di limitato dall’idea di esistenza intermittente. E in realtà, il flusso continuo della sua personale percorrenza di vita ha saputo incantare il suo stesso Ego, sostenitore di quella ovvia negazione del cambiamento della realtà creata nel circostante. L’Arte di Gero Sicurella non si limita alla evidente capacità tecnico-cromatica, e nemmeno alla visionaria modalità di immagini flebili quanto potenti e mai arbitrarie. Il racconto delle trasparenze di Gero Sicurella va oltre la possibilità di vedere e di essere, imprimendo una forte impronta di permanente spiritualità in tutte le sue composizioni, dalle figure umane in interni/esterni spaziali non canonici, fino alle nature morte, trasfiguranti in paesaggi urbani, sodalizio di un ricordo giovanile, attraverso uno sguardo popolare e popolato di nudità delle anime avverso le diversità, ma anche, per converso, verso le positive unicità.
Gero Sicurella torna a noi con un messaggio nuovo, ma costante; un messaggio che è la sua reale “impronta” terrena: un’eredità ereditata dal suo spirito curioso, combattivo e non ideologizzato, pur nell’eccellenza della sua pacata parola che è pensiero chiaro e netto a garanzia dell’etica personale e di ognuno di noi. Un pensiero che è politica del vivere con proficua unicità nell’arte di vivere. Un pensiero così non può che rendere uniche le sue opere e ciò che coagulano nei nostri cuori.
Sal Giampino
26 Novembre 2017
pubblicato su F.A.G. - Dicembre 2017